3 ottobre 2012

Ossessione d'amore

Mentre la maestrina montrappolese mi riempe di compiti scolastici, di letture e correzioni mirate per un sogno da esaudire, la maestrina vallesiana continua a propormi letture di una certa importanza e di sempre crescente difficoltà. E così anch'io mi trovo, come i protagonisti di questo romanzo, ossessionato dalle impellenze che fatalmente mi attraggono. La cosa ad onor del vero non mi pesa, anzi mi affascina sempre di più ed in qualche modo riesco ad incastrare tutto rendendo l'una imprescindibile dall'altra. Desiderio e passione, sogno ed hobby amalgamati ed impastati come gli ingredienti di una sana ricetta antica per un piatto da gustare. 
Come i protagonisti di questo romanzo d'amore incredibile, impregnati di una pazzia e di una attrazione sessuale erotica irresistibile. 
Stella, la protagonista femminile, sposata con uno psichiatra in carriera, prossimo candidato alla direzione del carcere psichiatrico criminale, si innamora del paziente più pericoloso di quella struttura o "Asylum" che poi sarebbe anche il titolo originale dell'opera. 
Un amore contraccambiato che li vede unirsi  sessualmente nella serra del giardino, nei boschi e nelle capanne. 
Una attrazione fatale reciproca fra una donna che vive una situazione familiare fredda, schiacciata tra l'arrivismo del marito ed il cinismo della suocera, ed un uxoricida e pittore la cui  gelosia  lo ha portato alla decapitazione della ex moglie.
Una attrazione fatale che porta la donna a compiere uno dietro l'altro gesti inconsulti ed innaturali, fughe ed omissioni di soccorso, atti impuri e sconfessioni di antiche promesse e che avranno come conseguenza la sua giusta punizione. 
Aiutata da un ex amico di suo marito, psichiatra e direttore della stessa casa di cura, attuerà il suo piano diabolico per un ultimo tentativo di ricongiungimento alla sua ex fiamma, al suo vero amore, all'unico capace di farle battere il cuore oramai sclerosato ed arrugginito.
Un finale inaspettato per un verso e naturale per un altro, ci fa riflettere sulle potenzialità sconosciute della nostra mente e ci fa prendere visione delle sue capacità autodistruttve e letali.
Dopo la lettura di questo romanzo la domanda sorge spontanea: ma allora siamo un pò tutti potenzialmente folli?
Buona follia a tutti
Luca
Tre Ottobre Duemiladodici
 

1 commento:

  1. Impossibile non lasciarsi travolgere da questa storia. Uno di quei pochi romanzi in cui ti perdi completamente nei due personaggi: non c'è donna che non si sia riconosciuta in Stella.
    Ma i lettori maschi si sono riconosciuti in Edgar?

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