28 settembre 2012

                                    In due è meglio


Questo romanzo mi è stato suggerito dalla mia bibliotecaria paesana. 
Stavo aspettando i finalisti del Campiello 2012 che tardavano ad arrivare ed allora mi ha proposto una serie di romanzi che si era preparata per sè e che avrebbe letto in un prossimo futuro.
E' un romanzo fra il giallo ed il noire, un romanzo psicologico, da leggere attentamente ma senza soluzione di continuo, senza interruzione, senza scampo. Una trama intelligente, particolare, nuova, senza dubbio originale.
Un romanzo noire all'interno di un romanzo psicologico, un romanzo violento e truce dentro ad un dramma familiare, fatto di tradimenti e di compromessi maldigeriti e che travolge i lettori in un susseguirsi di accadimenti e di falsi "io non lo avrei mai fatto".
Ho letto questo libro in compagnia di Susan, la lettrice del romanzo contenuto all'interno, godendo dello stile narrativo di due scrittori in contemporanea: Austin Wright - quello vero - e Edward, ex marito di Susan e scrittore, da sempre alla ricerca di firmare il suo primo romanzo, la storia della sua vita, delle sue delusioni, delle sue traversie, dei suoi drammi interiori naufragate in una depressione violenta e solitaria.
E così erano in due a scrivere ed eravamo in due a leggere, un intreccio strepitoso ed allegorico con cui Edward metteva a conoscenza la sua ex moglie Susan, dei suoi stati di animo e le sue sofferenze, trascinandola in un finale tumultuoso per l'anima e per le coscienze ed a cui lei risponde, pagandolo con la stessa moneta.
Un romanzo che Edward scrive solo per una lettrice, per avere da lei la critica finale, per capire se potesse essere la stessa che lei gli fece, quando ancora erano sposati, e che aveva per sempre stroncato le sue velleità letterarie. 
Un romanzo che parla di due fallimenti, i fallimenti di due vite, che giorno dopo giorno vengono avvicinate sull'orlo del baratro senza mai arrivare alla spinta finale.
Il fallimento di lei, Susan, che lascia Edward per sposare un "accomodatore chirurgico di cuori" e che la costringerà ad una vita piatta, senza amore, senza passione, senza adrenalina; il fallimento di Edward, costretto a cambiare lavoro per una depressione che non lo fa scrivere, lui che vorrebbe fare solo quello. Ed alla fine ci riesce, con questo noire, ad ottenere le due cose contemporaneamente: il suo successo letterario nei confronti della sua ex amante e la presa visione della stessa donna e degli sbagli che ha commesso.
Un romanzo che parla anche di amore e di ricongiungimenti, in un aldi là in cui tutti noi, speriamo un giorno di ritrovarsi.

Buona lettura a tutti
Luca
Ventotto Settembre duemiladodici

Nessun commento:

Posta un commento