21 gennaio 2013

Hitler vs Stalin? 1 -1 dopo i calci di rigore

Pareggio in campo neutro

Non sono bastati i tempi supplementari e nemmeno i calci di rigore per decretare chi dei due criminali avesse compiuto crimini più efferati, vergognosi e violenti nella storia dell'umanità. 
Anche ai tempi degli antichi romani gli schiavi erano trattati con più dignità e cura rispetto a come i nazisti si comportarono verso gli ebrei e i comunisti sovietici contro lituani, estoni e lettoni.
I libri di storia hanno sempre calcato la mano contro i misfatti tedeschi e le deportazioni di massa di ebrei e nemici, cercando di nascondere o almeno dedicare solo poche righe invece, a quello che i sovietici, agli ordini di uno Stalin fuori di testa, aveva combinato, negli stessi anni - ed anche oltre - dopo aver invaso i Paesi Baltici.
La storia, non i libri ufficiali almeno, parla di almeno venti milioni di morti nella Siberia spettrale e durante il tragitto, su vagoni comunemente destinati alle bestie, per arrivarci.
Il romanzo narra appunto della tragedia di una famiglia lituana, padre, madre e due figli. 
Ci descrive nei minimi dettagli il giorno della cattura e del loro viaggio di deportazione, destinazione Siberia, ad uno sputo dal Polo Nord. Ci narra nei minimi dettagli dei giorni trascorsi sui carri bestiame,
insieme a professori, bibliotecari, collezionisti, maestri e professori e delle loro lotte per la sopravivenza, della generosità e dell'altruismo che li animava  e delle condizioni disumane a cui erano sottoposti.
Ci descrive la vita coatta in cooperative agricole dove potevi mangiare solo dopo aver lavorato e che la razione di pane era negata a chi soffriva o stava male, nell'unico intento di portarli prima possibile ad una morte naturale.
Ci parla dello sconforto di quando vedevano - costretti a nascondersi in capanne di fortuna - arrivare le navi merci americane a portare ogni tipo di conforto, destinato solo ai sovietici.
Un romanzo che ci mette davanti agli occhi la morte, nelle sue diverse sfaccettature, e l'amore come unico antidoto per una salvifica sopravvivenza.
Questi sono i libri che dovete far leggere nelle scuole, cari Professori e Maestre, è giunta l'ora di pensionare I promessi Sposi e La divina commedia. Questi sono i libri che dovrebbero accompagnarci alla maturità scolastica ed individuale. 
Dobbiamo leggere i libri dei pareggi per far capire che non esiste un "meglio ed un peggio" ma solo il bene comune. Cosa che oramai tutti si sono dimenticati.
Buona lettura
Luca
Ventuno Gennaio Duemiladodici

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