29 marzo 2013

Tacchi e bottigliette






















Genio e pazzia

Ieri sera sono stato alla presentazione dell'ultimo libro di Francesca Petrizzo, "Nel sangue". Un salottino preparato con semplicità francescana e minimalista  in una stanza della libreria "Rinascita", sezione bambini e fantasy.
Ho conosciuto e visto per la prima volta questa scrittrice, quasi compaesana e me ne sono subito innamorato. Ha scritto tre libri: Memorie di una cagna, Il rovescio del buio e quest'ultimo Nel sangue. Ho letto i primi due e non sono ancora riuscito a iniziare il terzo perché occupato da mia moglie; questa sera provvederò. Una scrittrice di appena ventitré anni con tre romanzi all'attivo di cui due storici e un quarto già in cantiere, non può non farti innamorare.
Mi sono innamorato di lei, della sua cultura, della sua "pazzia", della semplicità con cui trattava personaggi storici di valenza mondiale, della tranquillità che rifletteva e che infondeva in noi ascoltatori. Mi sono innamorato della camminata incerta su tacchi improbabili e della mania di aprire in continuazione la bottiglia dell'acqua e della premura di richiuderla.
Sono rimasto semplicemente stupefatto e sorpreso di come questa giovane ragazza (ho un figlio di solo un anno meno) fra le mille distrazioni e tentazione che questo mondo offre si lasci invece coinvolgere così intimamente dalla lettura e dalla scrittura tanto da farla trattare direttamente con la casa editrice e abbia ricevuto pure la libertà (segno di grandissima fiducia) di scegliere la copertina dell'ultimo romanzo storico.
Una scrittura non facile quella di Francesca, densa di significato, che necessita di una attenzione e concentrazione particolari, per intenderci molto distante dalle cinquanta sfumature americane. 
Le faccio i migliori auguri per un successo duraturo e mondiale, le auguro di volare alto solo dove osano i coraggiosi, le auguro la vita nel senso stretto.

Teino's

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