26 maggio 2013

000 come le probabilità di uscirne vivi

Un mondo a 360 gradi

Nessuna possibilità di uscirne vivi, nessuna probabilità di rimanere come prima, nessuno scampo per i lettori coraggiosi che osano iniziare la lettura di queste terribili quattrocento pagine.
In poche parole: il vero libro che cambia la vita di ciascuno.
Un incipit straordinario vi porterà in un mondo sconosciuto, tenebroso, violento e purtroppo reale come la protagonista del romanzo: la cocaina.
Nessuno ne esce veramente innocente; non ne usciranno le banche, nè locali nè internazionali, non ne usciranno i russi nè i sudamericani nè gli americani. Non ne usciranno gli italiani cattivi intrigati nelle più o meno famose famiglie malavitose nè i governi degli stati ultramoderni e civili del nordeuropa. Non ci sarà scampo per i grossi produttori di merce tantomeno i grossi distributori.
Un mercato, quello del narcotraffico, che risulterà l'unico a non risentire della crisi che in questi anni sta mordendo e affamando milioni e milioni di famiglie, ma che anzi risulterà il traino di un economia sommersa che fungerà da salvagente per intere nazioni, banche e governi.
Due le frasi nel finale che mi hanno colpito più delle altre e che mi hanno fatto prendere posizione sullo scrittore e sulla sua situazione personale.

" E' troppo facile credere in ciò in cui credevo io all'inizio di questo percorso. Credere in ciò che diceva Thoreau: non l'amore, non i soldi, non la fama, datemi la verità. Credevo che seguire queste strade e fiumi, annusare i continenti, immergere le gambe nella mota potesse servire a ottenere la verità: rinunciare a tutto pur di avere la verità. Non funziona così, Thoreau. Non la si trova."

"E se avessi fatto diversamente? Se avessi scelto la via lineare dell'arte?... Non l'ho saputo fare. Mi è capitata la via del fuggiasco, del corridore di storie, del moltiplicatore di racconti. La vita del protetto, del santo eretico, del colpevole se mangia, del falso se digiuna, dell'ipocrita se si astiene. Sono un mostro..."

Per favore non leggete questo libro  se credete ancora in un mondo bello e affascinante, se avete ancora fiducia negli altri e ritenete che cambiare si può. Se credete nella buonafede, nell'altruismo, se avete ancora delle speranze e dei sogni. Questo libro non è per voi.

Vi lascio però con un ultima frase dell'autore, una frase che mi ha riempito di gioia e mi ha fatto capire che il mio tempo non è sprecato e che comunque una lucina in fondo al tunnel è ancora possibile sognarla.

"Ma conservo ancora rispetto per chi legge. Nulla è più potente della lettura, nessuno è più bugiardo di chi afferma che leggere un libro è un gesto passivo. Leggere, sentire, studiare, capire è l'unico modo di costruire vita oltre la vita, vita a fianco della vita."

Buona lettura

Luca

Ventisei Maggio Duemilatredici

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