Una storia d'amore particolare questa fatica dell'autore impronunciabile. Un romanzo d'amore giovanile. Un amore fuori dal tempo e dallo spazio. Ma forse che l'amore è diverso a Sidney rispetto a quello di Manhattan e quello di Mombasa diverso da quello di Portopalo di Capo Passero? Forse che l'amore di Facebook è diverso da quello dei cavernicoli di ventimila anni fa? Un sentimento universale riconosciuto quale motore vero del mondo, quello che viene narrato in questo romanzo finlandese. Un amore fra un uomo ed una donna, lui elettricista innamorato perso della sua compagna, lei che divide il suo amore fra lui ed il suo giardino che riesce a far fiorire di rose bellissime e profumate nonostante il clima impossibile. 
Un amore da cui nascono due frutti gemelli, diversi fra loro, uno alto non bello ma sano, l'altro più basso, bellissimo ma autistico. Così diversi in tutto anche nella data di nascita per via dell'intromissione fugace di una mezzanotte improvvisa. 
Parla dell'amore del figlio bruttino verso quell'hobby trasmessogli dalla mamma per le piante e dell'amore per la sua figlia concepita con una sveltina nella serra della madre, e nata nello stesso giorno, anche se alcuni anni dopo, della morte e del compleanno della mamma per un incidente automobilistico di cui lui è testimone lontano. Parla del suo allontanamento, non una fuga però, verso quel giardino bellissimo in quel posto lontano, in quel convento sperduto e di cui tutti i libri di storia parlano, ma oramai dimenticato e trascurato da tutti. Parla dell'amore verso le rose e del suo amore per la figlia che lo raggiunge insieme alla madre, di come si immergono in una storia d'amore all'incontrario e di come questa figlia, guaritrice inconsapevole gli risvegli il senso di famiglia che sua madre non era riuscita a risvegliargli. Tutto questo in un finale malinconico che ci apre il cuore all'ottimismo ed alla vita e ci inumidisce gli occhi irrigandoceli di acqua leggermente salina.
Una buona lettura a tutti.
Luca
Castelfiorentino 10 Settembre 2012