Si
grattò la barba lunga e ispida mentre perplesso controllava il registro degli
atti. Era un volume alto con la copertina in pelle sintetica, massiccia e con
una strana scritta incisa a mano e in bella calligrafia: ”Cosa furono”.
Le pagine erano di
carta riciclata, spesse e bianche come il latte. Erano piene zeppe di scritte
di vari colori: rosso, nero, verde e giallo. La calligrafia era antica,
svolazzante, eterea e i caratteri erano ben leggibili.
- Dunque è sicuro
del suo vero nome vero?
- ...
- ...
- Sì. Rispose la Bianca Figura mentre girava
lo sguardo intorno.
Pietro prese dal
cassetto della scrivania un secondo volume, molto più basso del primo ma con la
stessa copertina in similpelle. “Final destination” riportava la scritta con la
medesima calligrafia. Si erano voluti dare un tocco di esterofilia civettuola.
Lo esaminò pagina per pagina grattandosi ora il mento, ora un orecchio, poi
deciso alzò il telefono, compose il numero e attese la risposta all'altro capo.
- È arrivata,
disse dopo aver atteso almeno un paio di minuti buoni... ma perché devo
decidere io scusi, disse risentito, anche i nostri predecessori lo dicevano ‘Ubi
major, minor cessat’ dunque decida Lei, mi sembra anche la Persona più
indicata... ah, ma allora è un vizio, anche Lei se ne vuol lavare le mani,
come Pilato... mi scusi, non volevo...
Pietro stava
sudando copiosamente nonostante la bella giornata di sole.
‘E pensare che l'oroscopo stamani parlava di
giornata brillante e piena di soddisfazioni lavorative con ottime performance
ed elogi dai piani alti, la Luna e Mercurio sono entrati nel Cancro, un
successone.’
- Va bene, va
bene, messaggio ricevuto, ci penso io... tranquillo... sì la terrò aggiornata
sugli sviluppi... certamente... del mio meglio come sempre, e riattaccò con un
movimento leggero.
Pietro guardò la Bianca
Figura che gli stava davanti, poi si scostò di lato. Una fila lunga e ordinata
di persone era in coda dietro a quello strano caso, in attesa del loro turno.
- Le dispiace se
intanto faccio passare qualcuno, disse alla Bianca Figura, sennò la fila mi si
allunga troppo e poi... il suo caso ha bisogno di un'attenta riflessione.
Delusa annuì e si
fece da parte, fra nuvole bianchissime e prati sconfinati, che finivano all'orizzonte
dietro linee confuse dall'azzurro accecante del cielo.
- Nome cognome e
attività, disse ad alta voce.
- Sigismondo
Ventura, operaio, disse una voce incerta.
- ...eccoti qua,
seconda nuvola a destra, poi sali al quarto piano, fra gli umili, ben arrivato
Sigismondo, ti auguro una buona permanenza e salutami il Capo... avanti col
prossimo, urlò.
- Adelaide Barbetta,
politico di destra.
- Non ci si può
sbagliare, replicò Pietro, ultima nuvola a sinistra, poi scenda al quinto piano
e segua il cartello "corrotti" e mi saluti Benito... avanti un altro.
- Arturo
Benesperi, politico di sinistra.
- Presto segua
quello avanti, e mi saluti Bettino... ‘ma tutti con la B cominciano questi’
pensò Pietro... venga qua lei, rivolgendosi alla Bianca Figura allontanatasi
per andare a parlare con uno della fila poco distante.
Guardò a più riprese il primo libro, quello
alto, poi dopo un sospiro di liberazione iniziò a parlare con tono suadente
cercando, per quanto gli fu possibile, di non essere frainteso.
- Sarò sincero, se fosse venuto qualche
giorno prima, considerato il fatto del suo essere bugiardo e millantatore,
appurata la sua arroganza e saccenza, la maleducazione e l’opportunismo
nascoste ad arte dietro una maschera di perbenismo raffinato e nonostante
l’aver augurato la morte del nemico prima della sua, l’avrei messo fra i tirchi
e i venali. Purtroppo decidendo di manifestarsi e di rendere pubblico la sua
vera anima, mi ha tolto questo piacere... si rende conto che ora non posso più
aiutarla, sarei tacciato di favoritismo, di corruzione, di nepotismo e nella
mia posizione proprio non posso permettermelo?
-...
-...
- Dunque? Domandò la Bianca Figura.
- Dunque, replicò Pietro, la metterò fra i rottamatori
di sogni, tra i produttori di delusione, tra i fabbricanti di infelicità, tra
gli spacciatori di disincanto. Sarà costretta a sognare e vedere di continuo
infranto ogni suo desiderio. Vada ora, decima nuvola a sinistra, scenda di otto
piani e segua i cartelli. Le auguro... niente và...
La Bianca Figura si allontanò a passo deciso
mentre il telefono di Pietro squillava senza sosta.
- Mi dica, rispose, grazie,
grazie... troppo buono... non lo so, come se avessi avuto un’illuminazione
divina... scherzo dài.
Intanto la Luna e Mercurio
vestiti a festa, entrando a braccetto a corte del Cancro, si baciarono
candidamente sulla guancia.
‘Raramente sbaglia l’oroscopo’
pensò dietro alla barba grigia.
Liberamente tratto da un sogno
Teino
Quindici Aprile Duemilatredici
Liberamente tratto da un sogno
Teino
Quindici Aprile Duemilatredici
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