Volentieri pubblico il racconto di un mio collega.
Non amo molto raccontare del mio lavoro e delle esperienze, a volte toccanti, della nostra quotidianità ma in questo caso faccio un'eccezione.
Standing ovation caro Gigi
Io e Giorgio
di Luigi Venco
Ci andavamo spesso. Oddio non spesso.
Più o meno una volta l'anno.
Io lo accompagnavo volentieri. Il posto non
è che sia un granché. Un po' algido e con un odore di fondo che non mi
piaceva. Ma la gente era simpatica, anche se vestiti tutti allo stesso
modo.
Lo vedevo sorridere e scherzare, e poi erano gentili con noi. Ci
offrivano sempre un biscotto. Ma Giorgio non lo accettava mai. Forse per
educazione. Non so. A me piacevano però.
Da due mesi ci andavamo sempre
più spesso. Lo accompagnavo, anche se non ne avevo voglia. Anche i
biscotti non erano più gli stessi. E scherzavano meno. Forse perché
ultimamente non mi va più tanto di mangiare. Anzi sono 4 giorni che non
mangio. Sono stanco. Credo sia lo stress.
Dovrei dare una regolata alla
mia vita. Oggi, non mi sentivo di accompagnarlo. Ma l' ho fatto lo
stesso. Si è alzato con gli occhi gonfi. Lo so perché. Ha pianto tutta
la notte. E' gia successo, quando quella stronza che lo ha fatto
soffrire è scomparsa. Anche allora mi riempiva di tenerezze. Ma dopo è
stato ancora più bello. Io e lui soli.
Sono stanco... ho un po' di nausea. Come
ieri. Ho tanto sonno. E quando lui parla con quello vestito come gli
altri che c'era sempre le ultime settimane vedo una lacrima. Gli sta
sicuramente raccontando della sua ex. Lascia stare Giorgio. Non devi
soffrire. Non hai perso nulla. E poi ci sono io. Ci siamo noi.
Un
pizzicotto. Il solito che mi danno. Si divertono così, lì. Ma non fa
male. Io cerco di sorridere, anche se non ho tanta voglia. Giorgio sta
male. piange. Poi mi prendono la mano. Me la stringono. Ma è Giorgio che
sta male!
Forse occuparsi di me è solo un modo per distrarlo. Sorrido
dentro. Fuori non riesco. Sono stanco. Mi mettono una cosa strana nel
braccio. Poi l'ultimo, il solito, arriva con una di quelle cose che
usano i cuochi per guarnire con la panna. E' bianca. Ma non ho voglia di
panna. Per fortuna non me la offre. Forse vomiterei. Ma la collega a
quella cosa attaccata al braccio. Sono stanco. Giorgio piange. Cazzo
pensate a lui! Quella stronza non può farlo soffrire così tanto, dopo
così tanto tempo.
Sto per dirlo... ma ho sonno, sono troppo stanco...
sento che sto per addormentarmi. Scusami Giorgio... appena mi
svegl...
31 Maggio 2014
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