27 agosto 2012

Maggio 2012, Incanti e Banchi, Castello Alto. Nel pomeriggio le vie sono tappezzate da bancarelle dell'usato, chincaglierie varie, telefoni anni trenta ed elmetti di guerre lontane e da dimenticare. Vecchie schede telefoniche e cartoline di paesi anche troppo conosciuti. Monete antiche ma anche attuali di paesi extracomunitari, francobolli timbrati e da collezione. Brocche dove contadini terrosi di un tempo si sciacquavano dopo un pomeriggio di vanga e di zappa. Macchine fotografiche rotte ed irreparabili fanno mostra di sè, su piani di legno appoggiati su caprette inchiodate, miste a forchette e coltelli di vecchia fattura. Ma fra tutti questi venditori non poteva mancare il banchino improvvisato e povero della Biblioteca Castellana e anche un pò Vallesiana. Libri usati e doppioni messi in vendita per pochi spicci, con l'unico scopo di calmierare il prezzo impazzito dei libri nuovi e delle novità editoriali. Naturalmente un vecchio librofilo libridinoso come me non poteva sfuggire ad una visitina fugace, anche solo per un misero salutino, alle mie bibliotecarie di fiducia. E così mi allontano con tre libri sottobraccio infilati in una bustina di plastica, di non mi ricordo quale negozio, riciclata all'uopo. Fra questi c'era  "Il biondo" di Paolo Mosca.
Un romanzo veloce, una lettura di un giorno, un tema scottante come la brace sotto la cenere.
Il Biondo, un ragazzo giovane, forse appena maggiorenne, e di cui non si conosce il nome e la provenienza, ci fa raccontare dalla terza persona narrante la sua esperienza da tossico pesante. Rivive le ore disperate ed immaginarie durante il suo "trip", gli incontri improbabili e le visioni anche oscene di atti sessuali impuri ed onanistici. Alla continua ricerca del posto, che quella fotografia che si ritrova in tasca, ritrae e dei personaggi che con lui vivono quella scena. Ripercorre gli incontri con i suoi amici di "buco" e rivive i momenti dell'adolescenza insieme alla madre ninfomane e ad un padre forse un pò troppo assente. L'ultima scena, di lui che si confida con una vecchia sorda e cieca lascia l'amaro in bocca e, forse, giustifica i suoi atti autolesionistici.
L'ultimo sguardo alla quarta di copertina, costo del libro £ 1800, gli attuali 92 centesimi. La bibliotecaria me l'ha messo, dopo una trattativa estenuante solo 50. Un affarone.
A presto
Luca
Castelfiorentino 27 Agosto 2012

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