8 dicembre 2013

Valige e sogni dentro una mostra

Valige e sogni

Leggere questo libro è stato per me come entrare in una galleria fotografica, in un tunnel scavato nella coscienza e nella vita dell'autore e trovare appesi alle pareti una serie di dipinti minuziosamente illuminati.
Ogni dipinto rappresenta un momento particolare, un'esperienza, un sentimento, una fase della vita dell'uomo che si è voluto in questo modo rappresentare.
L'infanzia, gli amori, i tradimenti, il lavoro, le delusioni e le rivalse sono dipinte con una precisione e una dovizia di particolari degne di un grande maestro, sembrano chine architettoniche elaborate e concluse con pennellate di colori decisamente esaustive.
Assolutamente da leggere i capitoli "La valigia" e "Sogni": il primo per la totale simpatia, immedesimazione e tenerezza che mi ha suscitato, chi di noi non ha nei ricordi e nei pensieri un viaggio che non ha mai fatto, che vorrebbe continuamente fare ma che non riuscirà mai a realizzare e che molte volte cerca di rappresentarlo o iniziarlo?
Il secondo perchè l'autore immagina un dialogo con una persona a lui cara e non più vicina, una tristezza che ti pervade gli occhi e la mente annacquando e diluendo i sentimenti cattivi che ognuno si porta appresso.
Una frase maiuscola che mi ha paralizzato è proprio in questo capitolo:
"I sogni non sono quelli della notte, oppure le parentesi brevi di un sonno pomeridiano. I sogni sono costruzioni, coscienti e precise, castelli per nulla sospesi nell'aria. I sogni siamo noi. Se ai sogni credi, lotti perchè si avverino. Mettendo in conto una buona lista di illusioni e delusioni. Cenerentola che canta 'I sogni son desideri' mi è sempre stata sulle palle."  
Standing ovation.
Buona lettura

Luca 


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