31 dicembre 2012

...il coraggio di una donna...

...e la viltà di un uomo!

Mimì è poco più di una adolescente quando emigra con la famiglia in Svizzera per sfuggire alla povertà ed alla miseria della sua Puglia degli anni '70.
La speranza è quella di un mondo nuovo, più ricco, con più possibilità per tutti di approdare ad una vita nuova, migliore, una qualità di vita accettabile.
La realtà è invece diversa e ha le sembianze di un mostro che stritola e distrugge le esistenze. Il nuovo alloggio è una vecchia vetreria dismessa dove lefamiglie si dividono lo spazio con cartoni e divisori posticci, con bagni comuni e odori penetranti.
La fabbrica invece produce "eternit" un impasto malefico di amianto utile solo a produrre coperture di morte e tumori polmonari in una proporzionalità matematica.
Quei disperati erano così fuggiti da una sana miseria per approdare ad una malata ricchezza che distruggeva vite, polmoni e famiglie.
Mimì, in quei pochi anni vissuti in Svizzera conoscerà il suo primo ed unico amore e contemporaneamente gli altri sentimenti
che regolano il mondo: l'odio, la vendetta la cattiveria dei parassiti della società e l'amarezza del disincanto.
Delusa dalla chimera la famiglia ritornerà nella terra nativa pugliese con il ricordo di Mimì in grembo da cui nascerà la figlia Arianna.
Una donna coraggiosa per quei tempi e per quei luoghi, una donna di carattere che avrà il coraggio di riamare fuori dalle convenzioni ma senza mai rinnegare l'unico cuore che aveva fatto battere il suo.
Avrà alla fine anche il coraggio di porsi davanti ai suoi fantasmi, aiutata da una figlia curiosa e coraggiosa quanto lei.
Ma non c'è niente da fare, quando ci si confronta con qualcuno di più basso livello si tende comunque ad un livellamento verso il basso. Così che anche in questo caso la viltà dell'uomo sembra avere il sopravvento e sembra che debba vincere sulla lealtà, sulla determinazione, sull'amore.
Fino a quando, nell'ultima pagina, il lettore vedrà i conti tornare, fino all'ultima virgola, fino all'ultimo decimale.
Un romanzo di denuncia, un romanzo d'amore di altri tempi. Un romanzo di tempi non lontani a cui vorremmo non aver mai appartenuto.
Buona lettura
Trentuno Dicembre Duemiladodici
Luca

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