L'erba del vicino
Si può riuscire a capire la situazione familiare della persona che ci precede alla cassa del supermercato, guardandole il carrello della spesa?
Si può capire il suo carattere e le sue debolezze? Se è amata, desiderata oppure tradita?
Si può riuscire a invidiare la sua vita arrivando a maledire la nostra?
Sembra di sì.
Un romanzo, quest'ultima fatica della Gamberale che ne segna senz'altro un punto d'arrivo letterario degno di nota e sorprendente. Una trasformazione - o piuttosto una maturazione? - linguistica formidabile. Ogni punto, virgola o virgolette hanno un ruolo fondamentale nella descrizione degli eventi.
L'autrice ci descrive in parallelo due vite assolutamente diverse. Un'attrice di fiction televisive e una dipendente bancaria.
Una all'apice della popolarità nella famosa serie "Testa o cuore" ma delusa da un'amore impossibile che la rende infelice e la getta nelle braccia di un amante strano e anacronistico. L'altra invece divisa tra una famiglia benestante e la curiosità di intraprendere una relazione con un suo ex compagno di scuola ritrovato su face-book. Queste due donne, ognuna persa nella propria insoddisfazione, si invidiano a vicenda, riconoscendo nell'altra stabilità e amore, affetto e realizzazione, libertà e indipendenza, cose che ognuna si sente mancare.
Le loro vite scorreranno su binari diversi, ritrovandosi solo la sera al supermercato del quartiere dove, all'insaputa una dell'altra, dopo essersi studiate ben bene il carrello della spesa, sognano una vita tranquilla, fuori dalle magagne quotidiane della loro brulla esistenza. Una vita come quella della sua vicina di carrello, insomma
Il finale, aperto, ci lascia un sorriso largo sulla faccia e una riflessione nella testa: l'erba del vicino è sempre o troppo verde o troppo bruciata rispetto alla nostra; troppi giudizi e falsi pregiudizi ci paralizzano il corpo,la mente e l'esistenza.
Buona lettura
Luca
Due Maggio Duemilatredici
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