15 aprile 2013

L'atto finale


L'atto finale

   Si grattò la barba lunga e ispida mentre perplesso controllava il registro degli atti. Era un volume alto con la copertina in pelle sintetica, massiccia e con una strana scritta incisa a mano e in bella calligrafia: ”Cosa furono”.
   Le pagine erano di carta riciclata, spesse e bianche come il latte. Erano piene zeppe di scritte di vari colori: rosso, nero, verde e giallo. La calligrafia era antica, svolazzante, eterea e i caratteri erano ben leggibili.
   - Dunque è sicuro del suo vero nome vero?

   - ...
   - ...
   - Sì. Rispose la Bianca Figura mentre girava lo sguardo intorno.
   Pietro prese dal cassetto della scrivania un secondo volume, molto più basso del primo ma con la stessa copertina in similpelle. “Final destination” riportava la scritta con la medesima calligrafia. Si erano voluti dare un tocco di esterofilia civettuola. Lo esaminò pagina per pagina grattandosi ora il mento, ora un orecchio, poi deciso alzò il telefono, compose il numero e attese la risposta all'altro capo.
   - È arrivata, disse dopo aver atteso almeno un paio di minuti buoni... ma perché devo decidere io scusi, disse risentito, anche i nostri predecessori lo dicevano ‘Ubi major, minor cessat’ dunque decida Lei, mi sembra anche la Persona più indicata... ah, ma allora è un vizio, anche Lei se ne vuol lavare le mani, come Pilato... mi scusi, non volevo... 
   Pietro stava sudando copiosamente nonostante la bella giornata di sole.
   ‘E pensare che l'oroscopo stamani parlava di giornata brillante e piena di soddisfazioni lavorative con ottime performance ed elogi dai piani alti, la Luna e Mercurio sono entrati nel Cancro, un successone.’
   - Va bene, va bene, messaggio ricevuto, ci penso io... tranquillo... sì la terrò aggiornata sugli sviluppi... certamente... del mio meglio come sempre, e riattaccò con un movimento leggero.
   Pietro guardò la Bianca Figura che gli stava davanti, poi si scostò di lato. Una fila lunga e ordinata di persone era in coda dietro a quello strano caso, in attesa del loro turno.
   - Le dispiace se intanto faccio passare qualcuno, disse alla Bianca Figura, sennò la fila mi si allunga troppo e poi... il suo caso ha bisogno di un'attenta riflessione.
   Delusa annuì e si fece da parte, fra nuvole bianchissime e prati sconfinati, che finivano all'orizzonte dietro linee confuse dall'azzurro accecante del cielo.
   - Nome cognome e attività, disse ad alta voce.
   - Sigismondo Ventura, operaio, disse una voce incerta.
   - ...eccoti qua, seconda nuvola a destra, poi sali al quarto piano, fra gli umili, ben arrivato Sigismondo, ti auguro una buona permanenza e salutami il Capo... avanti col prossimo, urlò.
   - Adelaide Barbetta, politico di destra.
   - Non ci si può sbagliare, replicò Pietro, ultima nuvola a sinistra, poi scenda al quinto piano e segua il cartello "corrotti" e mi saluti Benito... avanti un altro.
   - Arturo Benesperi, politico di sinistra.
   - Presto segua quello avanti, e mi saluti Bettino... ‘ma tutti con la B cominciano questi’ pensò Pietro... venga qua lei, rivolgendosi alla Bianca Figura allontanatasi per andare a parlare con uno della fila poco distante.
   Guardò a più riprese il primo libro, quello alto, poi dopo un sospiro di liberazione iniziò a parlare con tono suadente cercando, per quanto gli fu possibile, di non essere frainteso.
   - Sarò sincero, se fosse venuto qualche giorno prima, considerato il fatto del suo essere bugiardo e millantatore, appurata la sua arroganza e saccenza, la maleducazione e l’opportunismo nascoste ad arte dietro una maschera di perbenismo raffinato e nonostante l’aver augurato la morte del nemico prima della sua, l’avrei messo fra i tirchi e i venali. Purtroppo decidendo di manifestarsi e di rendere pubblico la sua vera anima, mi ha tolto questo piacere... si rende conto che ora non posso più aiutarla, sarei tacciato di favoritismo, di corruzione, di nepotismo e nella mia posizione proprio non posso permettermelo?
   -...
   -...
   - Dunque? Domandò la Bianca Figura.
   - Dunque, replicò Pietro, la metterò fra i rottamatori di sogni, tra i produttori di delusione, tra i fabbricanti di infelicità, tra gli spacciatori di disincanto. Sarà costretta a sognare e vedere di continuo infranto ogni suo desiderio. Vada ora, decima nuvola a sinistra, scenda di otto piani e segua i cartelli. Le auguro... niente và...
   La Bianca Figura si allontanò a passo deciso mentre il telefono di Pietro squillava senza sosta.
- Mi dica, rispose, grazie, grazie... troppo buono... non lo so, come se avessi avuto un’illuminazione divina... scherzo dài.
Intanto la Luna e Mercurio vestiti a festa, entrando a braccetto a corte del Cancro, si baciarono candidamente sulla guancia.
‘Raramente sbaglia l’oroscopo’ pensò dietro alla barba grigia.

Liberamente tratto da un sogno

Teino

Quindici Aprile Duemilatredici

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